La depressione nel gatto: sintomi e cause
La depressione esiste anche nei nostri animali?
La risposta è sì. Essendo soggetti dotati di una mente possono essere affetti da sindromi di questo tipo. Purtroppo non è sempre facile notarla. Molti proprietari chiamano il veterinario esperto in comportamento perché i loro animali disturbano: miagolano troppo, mordono, mordicchiano o graffiano i mobili, saltano addosso, litigano con i loro simili.
Difficilmente il veterinario viene chiamato per un animale che non dà alcun fastidio. Purtroppo, molti gatti sono depressi ma, siccome sembrano soltanto animali calmi e non danno particolari problemi, la loro difficoltà non viene percepita.
In realtà, quello che dovremmo chiederci è “come potrebbero non deprimersi?”. Quanti gatti passano più di nove ore da soli a casa? E quanti gatti hanno a disposizione, come intero territorio, solo un appartamento chiuso di 60 mq dove non succede mai niente?
Solo i proprietari più attenti noteranno differenze nel comportamento che sono in realtà grandi campanelli di allarme (come gatti che dormono tutto il giorno, non giocano più, si leccano troppo o che nel tempo diventano obesi).


La depressione è una sindrome sempre più presente che compromette notevolmente la loro qualità della vita. Come un grande felino, ad esempio un lupo o una scimmia antropomorfa, può deprimersi a vivere in uno zoo, così i nostri gatti possono andare incontro a stati ansiosi che li portano velocemente in quella direzione se si trovano a passare troppo tempo all’interno delle nostre quattro mura.
A volte basterebbe un po’ di creatività per poter rallegrare la loro giornata con giochi di problem solving, infatti i gatti sono grandi risolutori di problemi. Inoltre potreste nascondere qualche pesciolino essiccato per casa quando andate a lavorare e dedicargli un po’ di tempo prima e dopo la vostra giornata lavorativa. Andare incontro alle loro motivazioni predatorie migliorerà senz’altro il loro benessere e servirà a prevenire questi stati patologici.

