Il gatto domestico è un animale molto abitudinario e come tale è rimasto legato alle sue consuetudini nei millenni.
Abbiamo infatti visto in un precedente articolo come ami usare il proprio cervello e corpo per cacciare, marcare il territorio e proteggerlo, giocare per mantenersi in allenamento, riprodursi e dormire.
Se queste abitudini non vengono rispettate, il gatto cerca di adattarsi all’ambiente che lo circonda, soprattutto se costretto in casa. Ma non sempre ci riesce ed a quel punto può manifestare uno stato di disagio, di malessere, che può esprimersi in molti modi diversi.
Il gatto ansioso non riesce a riprodurre il suo comportamento selvatico nell’ambiente dove vive, soprattutto se costretto in casa, per ovvi motivi di sicurezza, in particolare quando è in città.
Quali sintomi sono indicativi di stress?
I sintomi di un gatto stressato possono essere molto diversi a seconda della profondità dello stato ansioso e del suo modo di reagire all’ambiente non favorevole. Inoltre anche le cause dell’ansia saranno importanti nel determinarne la manifestazione.
In generale possiamo parlare di stress ogni volta che il nostro gatto modifica le sue abitudini.
Eliminazione inappropriata, un sintomo frequente di ansia.
La più frequente ed immediatamente manifesta ai tuoi occhi è l’eliminazione inappropriata.
Quando un gatto comincia, senza motivi apparenti a non urinare o defecare più nella sua cassettina, ma in altri luoghi, ecco che l’umano pensa ad un dispetto.
No, il gatto non ha nessuna voglia di scherzare.
Se sporca altrove è perché c’è un motivo che lo mette a disagio, qualcosa che non lo fa stare bene, per cui questo è il primo sintomo e tra i più importanti.
Il motivo per cui un gatto urina al di fuori della cassetta quando è ansioso, risiede in una modificazione della parete della vescica che si infiamma a causa degli ormoni prodotti dallo stress.
Questa pare essere una delle cause della cistite idiopatica, malattia molto frequente nei gatti la cui terapia e risoluzione deve passare anche attraverso valutazioni di tipo comportamentale ed ambientale.
L’eliminazione inappropriata può essere provocata anche da altri fattori, quali la demenza senile ad esempio, o problemi neurologici. E’ comunque sempre un sintomo da fare valutare al veterinario, assieme al comportamentalista.
Sintomi da stress nel gatto: l’isolamento
Altro sintomo di stress nel gatto è l‘isolamento, fino all’astenia (l’assenza di movimento, la non voglia di fare ne muoversi, se non per il minimo necessario) l’assenza di energia.
Questo atteggiamento spesso viene male interpretato.
Se pensi solo che il gatto sia tranquillo o peggio, pigro, sbagli!
Dormire sempre, stare in un angolo senza fare nulla, essere poco attivo, se fatto in modo esagerato, non è sintomo di pigrizia, ma di malessere e questo deve essere valutato come sintomo di stress.
L’obesità è uno sintomo d’ansia nel gatto
Un gatto obeso in natura non esiste.
Il gatto tende a mangiare poco e molto spesso, poiché ha uno stomaco molto piccolo e poco estendibile.
Mangiare in modo compulsivo, esagerato, se non legato a problemi ormonali è un sintomo di disagio (in questo senso, ci somigliano molto).
Questo può essere legato al fatto che (forse) hai la tendenza a lasciare sempre il cibo a disposizione, senza valutare minimamente la dose giornaliera adatta.
E’ vero anche poi, che un gatto troppo grasso si muove molto di meno, creando un circolo vizioso, che porta a peggiorare la situazione.
Altri sintomi di malessere: il grooming eccessivo o la trascuratezza
Questi due atteggiamenti opposti, provengono entrambe dalla stessa causa.
Un gatto agitato potrebbe toelettarsi in modo compulsivo, fino a creare zone alopeciche anche molto estese.
Questo è tipico soprattutto del gatto sofferente, con dolore: i felini manifestano il dolore accusato in una zona attraverso il leccamento. Se il malessere è generale, si leccano dappertutto.
Al contrario, se si isolano al punto da non muoversi più, arrivano a non curarsi completamente ed essere arruffati e sempre sporchi.
L’aggressività come sintomo di stress.
La causa più frequente di aggressività nel gatto è lo stress. Soprattutto se ha dolore, avrà anche timore di essere toccato e questo lo porterà a reagire in modo aggressivo.
Quando un gatto manifesta questo segno, il consiglio è di portarlo subito da un veterinario.
Altri sintomi di ansia nel gatto.
Il gatto inoltre può manifestare in generale uno stato di disagio con:
- miagolii insistenti, anche notturni
- agitando la coda velocemente
- cambi comportamentali
- fusa molto forti e continue
Sapevi che il gatto quando fa le fusa, emette delle vibrazioni benefiche sia per lui che per chi gli sta intorno. Sembra che abbiano addirittura un effetto anti-infimmatorio e certamente antidolorifico, soprattutto per le articolazioni dei gatti, che infatti guariscono molto più facilmente e velocemente dei cugini cani.
Le fusa sono un metodo di comunicazione per il gatto, sia affettuoso che di allarme o come richiesta di attenzione.
Quali sono le cause di stress o agitazione nel gatto?
I gatti, l’abbiamo ormai capito, sono abitudinari. Tutto ciò che interrompe la loro routine, li fa innervosire. Le cause di stress possono quindi essere riconducibili a:
- rumori forti (anche dei lavori in corso in strada)
- subentro o abbandono di un animale o bipede nel nucleo famigliare
- dolore e/o conseguente manipolazione eccessiva
- cambio di casa o del mobilio
- cambio di lettiera
- sovraffollamento ecc. ecc
Inoltre esistono delle cause alimentari che possono influire negativamente sul comportamento del gatto, in quanto stimolano il sistema nervoso centrale.
Sostanze come l’istamina, presente in molti pesci come il salmone ed il pesce azzurro, il glutammato (un additivo presente in grande quantità nel nostro dado da brodo) può creare stati di agitazione o apatia e nausea.
Anche molti coloranti e altre sostanze presenti soprattutto nei cibi commerciali (i cereali tra tutti i più dannosi per il gatto) possono creare cambi di comportamento.
Come curare lo stress nei gatti?
Quando ti sei reso conto, osservando il tuo gatto, che c’è qualcosa che non va, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un veterinario che si avvalga anche di una consulenza di un comportamentalista.
Le due competenze insieme infatti saranno in grado di valutare se si è di fronte ad un problema organico, una malattia, oppure ad un problema ambientale.
La prevenzione dell’ansia nei gatti: semplici accorgimenti, fondamentali per loro
Per prima cosa vorrei ricordarti che il gatto è si un animale indipendente, ma che ama moltissimo la tua compagnia, per cui dedicagli del tempo. Stai con lui, giocaci, fagli compagnia.



Gli spazi condivisi
La convivenza con altri gatti potrebbe diventare conflittuale, soprattutto se uno di loro ha raggiunto la maturità sessuale e quindi cerca di sovrastare il gatto più anziano.
Questo indurrebbe il soggetto più debole a ritirarsi per non ingaggiare lotte, ed isolarsi.
Un modo per evitare che ciò accada potrebbe essere quello di posizionare in stanze diverse più cassettine e ciotole di acqua e cibo, in modo che non si debbano per forza incrociare nel momento in cui fanno i loro percorsi.
Ricordati inoltre che se ci sono due gatti, non bastano due cassettine per l’eliminazione è necessario averne più di una per soggetto, saranno poi loro a stabilire dove andare a sporcare.
Anche il posizionamento della ciotola del cibo posta su mensole in alto, ad esempio, soprattutto se in casa c’è anche un cane, salvaguardia il gatto dallo stress del dover mangiare guardandosi le spalle, col timore che gli possa essere rubata la razione.
Meglio se la mensola è posta in un locale tranquillo e non di passaggio.
Inoltre, salvaguardia anche la dieta del cane, che non potrà più fare incetta di alimenti non suoi.
Non è sempre facile, anche perché bisogna riuscire a capire quali sono i percorsi che determinano i territori di ognuno.
In queste situazioni anche l’osservazione dei segni verticali (i graffi che fa sul tiragraffi o altrove) ed orizzontali, guardare dove si struscia, per lasciare il suo odore, può essere determinante nello stabilire i territori.
Un buon comportamentalista può certamente aiutare a derimere lotte territoriali
Un altro elemento importante è quello di consentire al gatto di nascondersi, giocare e muoversi verticalmente.
Adora le amache ed i ponti: sono sollevati da terra e consentono di sviluppare l’equilibrio.
Per i gatti che tendono a muoversi poco, cerca di stimolare il loro istinto di caccia con giochi. Anche il nascondere piccole quantità di cibo in luoghi diversi, lo porterà a dover cercare, come se dovesse cacciare.
Infine un ultimo consiglio: abitua il tuo gatto, fin da piccolo ad avere radio e televisione accese sempre.
Questo gli consentirà di abituarsi al suono della voce, ai cambi di tono e rumori. Se farai questo fin dai primissimi mesi (entro i due) di vita, avrai un gatto che si stresserà meno, almeno da questo punto di vista.
Ed ora tocca a te: cosa fai tu per rendere più sereno il tuo gatto?
Photo Credits Lisa Bortolotti
i sintomi dell’ansia felina possono essere confusi con epilessia? o viceversa? il mio gatto oltre a tutti i sintomi dell’ansia sopra elencati ha spesso dei tic agli occhi e le orecchie vibranti….fobie e paure: di sporgersi dal poggiolo, camminare sul corrimano del poggiolo, stare in braccio sul poggiolo!siamo disperati perche nonostante la sterilizzazione e varie cure naturali lui tende a segnare il territorio in casa! giochiamo con lui e lo coccoliamo ….lo stimoliamo ad uscire in cortile….ma lui preferisce farlo alla sera perche ha paura dei rumori…poi quando torna è cosi eccitato che miagola come fosse in calore e poi tende a segnare e spesso riesce. Abbiamo cosultato più veterinari e l’ultma versione è stata fatta da una comportamentalista che sostiene possa soffrire di epilessia….cosa ne pensate? grazie x la vs attenzione
L’epilessia è purtroppo patologia che si manifesta nei modi più disparati, certo potrebbe essere, anche se non sarebbe una forma “classica” diciamo così….
Lo stress nel gatto si dimostra nei modi più diversi, la strada più corretta comunque mi sembra sia stata intrapresa, controlli e comportamentalista.
grazie per avermi risposto,
ho riflettuto leggendo il vs articolo sull’ansia sono sempre più convinta lui sia così e certo faremo i controlli ma per il momento lo lascerei tranquillo e magari una volta sviluppato si calmerà….spero!non voglio darli un farmaco x ipelissia se non siamo convinti ne soffra!
piuttosto le chiedo se è vero cambiando alimentazione ovvero dandoli solo carne o pesce crudo possa aiutarlo?
Dunque, gli studi sono pochi sui pazienti a 4 zampe, la maggior parte coinvolgono bipedi, e bambini nella fattispecie…
E’ vero però che i carboidrati influenzano negativamente l’attività cerebrale, nel senso che se è vero che nutrono i neuroni, è anche vero che li eccitano.
In questo articolo abbiamo cercato di rendere più chiaro il concetto. Epilessia e alimentazione
In linea di massima non può far male, considerando che il gatto è un carnivoro stretto….
Il consiglio è certamente di cercare di fare il cambio alimentare, ma non è sempre facile, soprattutto in soggetti non più giovani.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, anche attraverso il mio profilo fb.
salve a tutti mi chiamo m.chiara oggi il veterinario ha visitato la mia Fifi e ha trovato che è nervosa e sotto stress. da due giorni mangia pochissimo quadi nulla però nel complesso ha detto che è tutto ok. mi preoccupa che non mangi come prima….mi ha consigliato il Feliway e un tiragraffi alto con i nascondigli. che fare??
Maria Chiara, mi scusi per il ritardo nella risposta.
Mi pare che la diagnosi della collega sia poco accurata però, io consiglierei almeno dei controlli più approfonditi, con esame del sangue e delle urine…anche perché dire che è sotto stress…. non è una diagnosi.
Il gatto è animale che mostra stress soprattutto se c’è patologia in corso, quindi è assoltamente fondamentale indagarlo con maggior attenzione.
Buon pomeriggio,
vivo in una corte con mio marito e due gatti, Jhonsy di 4 anni e Abigail di circa 18 mesi. I vicini hanno un altro gatto di 5 anni, Willy. Tutti i gatti della corte sono sterilizzati. Jhonsy e Willy sono sempre stati ottimi amici, Jhonsy va quasi tutti i giorni a casa dei vicini e anche Abigail lo fa. Hanno a casa dei vicini i loro posti preferiti come li hanno qui. Da circa un anno, però, Jhonsy è stressato, ho impiegato molto a comprendere il motivo ma pare cje sia per via degli altri gatti dei dintorni, che appartengono ad altre persone del quartiere o che sono addirittura randagi e che, di tanto in tanto, vengono qui, esattamente come i miei vanno nel loro territorio. Jhonsy però si sente in dovere di proteggere Abigail e noi umani dai gatti estranei e io non so come tranquillizzarlo. Le finestre sono chiuse, le ciotole di cibo lontano da porte, la lettiera (che usano pochissimo preferendo la terra) è protetta da doppia porta ma lui è ugualmente preoccupato. Questa estate è arrivato a montare la guardia tutte le volte che facevamo la doccia e adesso la notte non rientra se gli altri gatti sono in giro. Si sta strappando tutto il pelo della schiena, vi prego, aiutatemi
Buonasera, la mia gatta di 7 anni ha cominciato ad avere delle crisi epiletticche.Può essere riconducibile per avere cambiato casa? Abbiamo fatto un trasloco lei si è adatta nella nuova casa, non mi ha fatto mai capire che fosse stressata ma dopo circa 9 mesi ha cominciato ad avere queste crisi.Grazie per l’attenzione.Buon lavoro.
Buongiorno, l’altro giorno il mio gatto di 1 anno e mezzo, era accasciato a terra ed ha iniziato a miagolare forte. Aveva la testa rivolta verso il basso ed io ho provato a spronarlo ed alzarlo da terra, ma lui non si muoveva.
Questo episodio e’ durato un minuto e subito dopo si alzato ed e’ andato sul tappeto in bagno a sdraiarsi per poi andare a mangiare le crocchette.
Mi sono spaventata molto, tanto che ho avvisato il veterinario che mi ha detto di fare un video se dovesse ricapitare un’altra volta. Cosa potrebbe essere, crisi epilettica oppure stress?
Il gatto si trova in appartamento con la sua mamma micia di 4 anni.
Mi e’ caduto 2 volte dal balcone (primo piano) e non si e’ fatto niente.
mangia regolarmente il suo cibo e usa la lettiera…non ha altri tipi di problemi.
Lei riesce a chiarirmi meglio le idee?
grazie mille, Fiorella
Io per lo stress do 3 gocce al giorno di gocce di bach pensi che farà qualcosa ? Ho sbaglio?